L’attribuzione del Premio Nobel per la pace all’Unione Europea, al di là della motivazione ufficiale, ha un doppio valore politico. E’ il riconoscimento alla storia di un continente, di un’area del mondo che, dopo tanti conflitti, ha sradicato dalla cultura comune la nozione della guerra come strumento di risoluzione delle controversie e la percezione del vicino come una potenziale minaccia”.
“Ma è anche un Nobel “di incoraggiamento”: grande è infatti ancora lo scarto fra la richiesta di Europa che avvertiamo nel mondo e la nostra capacità politica di rispondere a quell’attesa, fra la politica estera comune che manca e quella che servirebbe. Come tutti i premi dunque, è un omaggio alla storia che abbiamo alle spalle ed anche uno stimolo per andare avanti con maggior coraggio”.