Terremoto… da giocare al lotto!
Inviato da Lapo Pistelli il 9 aprile 2009 - 10:44
Sfogliando il Corriere della Sera (ma immagino sia così anche su altri quotidiani), proprio tra le prime pagine - in mezzo ai servizi sul terremoto in Abruzzo - si trova un’inserzione a tutta pagina, acquistata dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato, che promuove la propria iniziativa di beneficenza per i terremotati.
Trascrivo testualmente:
Il Gioco del Lotto
mette a disposizione la propria rete di
35.000 tabaccherie - ricevitorie
in tutta Italia
per la raccolta di fondi a favore della
popolazione dell’Abruzzo
colpita dal terremoto.
Chi effettua una giocata al Lotto
può donare da 1 a 200 euro.
La donazione sarà interamente devoluta
alla Croce Rossa Italiana.
Bene, mi dico, buona iniziativa. Poi penso: le altre iniziative di solidarietà non sono state promosse acquistando spazi pubblicitari sui mezzi di informazione. Il fatto che si possano fare donazioni in tabaccheria o nelle ricevitorie è una notizia che può trovare spazio e diffusione su giornali, radio, tv e internet senza per forza fare pubblicità a pagamento (che tra l’altro, in questi casi, è spreco di soldi).
Ma la cosa più grave, credo, è l’utilizzo dello spazio pubblicitario per invitare a giocare al Lotto: CHI EFFETTUA UNA GIOCATA AL LOTTO può donare da 1 a 200 euro.
Manca solo il consiglio della “smorfia”: 11… il terremoto!
Per chi volesse tentare l’ambo, suggeriamo di giocare anche il numero 83 (lo sciacallo).
p.s.: su facebook gira un messaggio che invita “i potenti” ad annullare il montepremi del Superenalotto - 40 milioni di euro - e a devolverlo a chi ne ha bisogno in Abruzzo… Mi pare che la risposta sia contenuta nella pagina pubblicitaria di cui sopra.
9 aprile 2009 - 23:26 alle 23:26
Ero tentato di lasciare l’appunto: NESSUN COMMENTO.
Mi sembrava più efficace di qualsivoglia annotazione da parte di noi “poveri frequentatori”.
E, allora, che dire delle auto-sviolinate che il TG1 ha propinato ai telespettatori, increduli ed ancora con gli occhi umidi, per annunciare trionfalmente i dati degli ascolti e dei traguardi di share raggiunti, grazie… al(la presenza sui luoghi del) terremoto?
La pubblicità….
Devo dire che non mi è mai rimasto tanto simpatico (non me ne voglia) il “Politico-Napolitano”, ma quando ho sentito il radiocronista del GR1, stamani, riferire della sua visita nella zona del terremoto e della sua insofferenza per i cronisti che volevano registrare qualche sua dichiarazione, ammetto che “l’Uomo-Napolitano” ha recuperato, alla grande.
Ha usato, indirizzandola ai cronisti petulanti, la frase “virgolettata” (ha precisato il Giornalista): “NON ROMPETE!”.
Lunga vita a questo Inquilino del Colle!
Roberto Bertoli
P.S.
Vien voglia, riprendendo lo spunto del “Lotto”, anche di tremare pensando alla totale anarchia (in termini di garanzie pubbliche circa i percorsi tracciati per i soldi che vogliamo donare affinché arrivino davvero a destinazione) cui oramai hanno abituato noi, poveri Cittadini di questo paese, rappresentato da Istituzioni spesso inadeguate.
Lo so che non è più di moda, ma –di grazia- si trova ancora qualcuno che afferma, con forza, la priorità del Bilancio pubblico, della Spesa pubblica, dell’Autorità che esercita l’imposizione fiscale (riuscendo, davvero, a farle pagare le tasse, meglio se seguendo il principio costituzionale della progressività)?
Ma nessuno si indigna nei confronti di un Governo che non trova di meglio da fare che emanare un Provvedimento con cui “autorizza” a non pagare le bollette e le rate dei mutui delle case che non ci sono più?
Bella forza: tanto…. non è mica lui che rinuncia ad incassare le somme (da chi non le ha più). I soldi non dovevano mica arrivare a lui.
Tempi duri, ragazzi!
10 aprile 2009 - 16:35 alle 16:35
p.s.: su facebook gira un messaggio che invita “i potenti” ad annullare il montepremi del Superenalotto - 40 milioni di euro - e a devolverlo a chi ne ha bisogno in Abruzzo… Mi pare che la risposta sia contenuta nella pagina pubblicitaria di cui sopra.
sul mio facebook c’e’ quella frase, e non credo che sia giusto che noi sempre noi dobbiamo donare, se ho ben capito la schedina che giochiamo una percentuale va allo stato e ben altro a lottomatica, il senso e’.. se quei 40 milioni di euro li vincessi io, che ho gia’ dei soldi, farei certamente (altra) beneficenza, e gli altri me li terrei.. a tutti gli altri giocatori cosa e’ rimasto niente? allora facciamo finta che la schedona da 40milioni li vincesse un abbruzzese, inventatevi il nome oggi li han pubblicati.. e doniamo questi soldi a chi veramente ne ha bisogno!!!
certo e’ una proposta, come lo e’ anche quella di decurtare alcuni stipendi solo un mese basterebbe per quella povera gente..
anche perchè ieri a loro domani puo’ toccare a noi.. ma ci pensate a buttare tra le macerie tutto quello che abbiamo?? solo pensando intensamente a quello che potremmo perdere per sempre… forse riusciremo a metterci la mano sulla coscienza e far un po di bene!!!
p.s. il sottoscritto che si e’ firmato, e’ sul campo a togliere le pietre una alla volta senza rischiare di far male un ipotetico superstite!
buona pasqua a tutti