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«Siria, l’Italia vuole essere a Ginevra 2»
Intervista a l’Unità del 14.11.2013
di UMBERTO DE GIOVANNANGELI
I nuovi equilibri mediorientali passano per Ginevra. Dal dossier sul nucleare iraniano a quello della guerra in Siria, passando per l’annoso conflitto-israelo palestinese. l’Unità ne parla con Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri con delega sull’Iran.
Partiamo dal dossier più caldo: quello iraniano. C’è chi ha parlato di fallimento del primo round del negoziato. Qual è il punto di vista italiano?
«L’Italia, come è noto, per scelta di governi precedenti, non fa parte del formato 5+1. Avremmo sicuramente potuto giocare un più attivo, ma ormai questa è storia. Ciò non di meno, rivendichiamo di aver avuto un ruolo di apripista nel valutare il nuovo corso di Teheran, e abbiamo una opinione precisa su quanto sta accadendo».
Qual è questa opinione?
«L’accordo sarebbe pure stato possibile. Ma alcune resistenze – chi per convinzioni, chi per scelta tattica – hanno consigliato un breve rinvio. Dico con chiarezza che, secondo noi, l’accordo ci sarà. È evidente che gli equilibri nella regione si stanno muovendo in modo profondo. Probabilmente un rinvio di una settimana consentirà il perfezionamento di alcuni dettagli che solo a settembre sembravano inimmaginabili. Europa e Stati Uniti hanno tutto da guadagnare da quello che potrebbe diventare un contributo di stabilizzazione della regione. Vorrei che anche Israele avesse la stessa percezione. In fondo, se l’Iran smette di essere un problema, e la Siria si avviasse verso una transizione, Netanyahu potrebbe finalmente concentrarsi sulla trattativa con i palestinesi, senza emergenze regionali che lo distraggano». Read the rest of this entry